Io non so niente di Piazza Fontana.
Ma ne ho potuto parlare, in questo libro, edito da Ediesse, con 7 tavole a fumetti, grazie all’invito di Maurizio Framba e Antonio Damiani, che un anno fa hanno voluto aggiungere anche il mio sguardo a quello di tanti illustri testimoni.
Ma se volete sapere cos’è stata Piazza Fontana, perché avvenne là, e perché avvenne proprio il 12 dicembre del ’69, quello che chiunque dovrebbe ascoltare almeno una volta è il racconto di Fortunato Zinni, sopravvissuto per caso alla strage, sindacalista, che ha dedicato la vita a testimoniare quella storia, e quell’epoca. A parer mio, il miglior modo per capire cosa furono quegli anni. Quelli in cui venni al mondo.
Cercatelo, Fortunato Zinni, sul web. E se riuscirete ad incontrarlo ancora, andatelo a sentire dal vivo. Io ho potuto farlo, ed è stata una esperienza incredibilmente preziosa. Vi racconterà degli altri attentati piccoli e grandi di quel giorno e dei giorni precedenti, dello Statuto dei Lavoratori che doveva essere approvato il giorno dopo, dell’odore di mandorle amare, e della vita di una filiale bancaria negli anni 60 di una banca che era davvero “dell’agricoltura”.
E poi, vedrete che farete come me.