In piena facoltà
egregio onnipotente
le scrivo la presente
che spero leggerà
La situazione qui
è molto terra terra
E ormai più non si afferra
Il senso de la vie
Ed io non sono qui
egregio onnipotente
a illuminare gente
più o meno come me
Io non ce l’ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò
Ho avuto solo guai
da quando ho il mio papato
E sono circondato
da miseri lacché
I miei predecessori
ormai son sotto terra
E se ora un Papa erra
non gliene fregherà
Quand’ero cardinale
qualcuno mi ha chiamato
a reggere il papato
Ma ho una certa età
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò
Vivrò la terza età
Lontan dall’Aula Magna
Con l’ombra mia compagna
e a tutti griderò
Di non patire più
e voi non obbedite
Se non ve la sentite
Di essere chissà chi
Per cui se servirà
un bischero al mio posto
A dire il Padre Nostro
Qualcuno troverà
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono parlarmi
Risposte non ne ho