Violenza in famiglia, un altro tragico caso



Picchia e uccide il Centrosinistra incinto

Arrestato Romano Prodi



Ennesimo dramma della follia all’interno della famiglia italiana. Il centrosinistra, trovato morto giorni fa riverso su un’urna veronese, era incinto al trecentoventesimo mese di un piccolo PD. Il padre, Romano Prodi, rientrando da una gita fuori porta, aveva avvertito fra le lacrime la polizia e tutti i quotidiani, accusando da subito una banda di bulgari che con le sue percentuali avrebbe fatalmente percosso la coalizione gestante.
Poi la svolta: i RIS rilevano tracce di sangue su Fassino, che non ne aveva pi? dal ’72. E’ la prova definitiva che inchioda Romano Prodi alle sue responsabilit?. Adesso spuntano numerosissimi i dettagli raccapriccianti della vita apparentemente idilliaca di villa ulivella: il padre-padrone, si scopre, picchiava da anni tutti i partitini, che a loro volta se le davano l’un l’altro di santa ragione. Una aberrante quotidianit? di violenza nascosta sotto la facciata idilliaca della coalizione perfetta.
Permane tuttavia il mistero sul movente di tanta barbarie: forse il manesco Romano temeva che il figlio che stava per nascere, il piccolo Partito Democratico, fosse malformato, ma alcuni zii bene informati insinuano che in realt? temeva che il figlio non fosse suo, e che il vero padre fosse un austero monsignore cui recentemente la gestante faceva spesso visita.



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