Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

O voi che m’incontraste navigando
Caro vi possa essere il saluto
Che da ‘sto blog vi lancio di rimando!
Saluto quindi il primo intervenuto
Il cui commento ho esaminato a fondo
Tanto l’aveo in cor mio temuto.
Caro Magnolfi di citta’ del fiore
Vicino di concorso, porta ed umore,

Hai indovinato, caro buon signore,
Che proprio d’Arno mossi i primi passi
Ed in fiorenza vissi, finche’ amore
Non volle che di fior, prato facessi.
La carriera mia di rimatore
E’ breve piu’ di quanto io volessi
N’ho sempre avuta un po’ d’inclinazione,
Ma mai ho approfondito la quistione.

Rimo qua e la’, senza mai convinzione,
Fin’ a arrivar un di’ lassu’ a Fossato
Dove distratto dalla situazione
Presi per terzo il premio a me assegnato
Quando non era che special menzione
Per un componimento acrosticato.
Perdonami se puoi, mio caro amico
Correggero’ l’errore, ‘e te lo dico.

Saluto quindi poi quell’altro chico
Che ebbe la bonta’ di commentarmi
Mentre mi riposavo sotto il fico.
Con te e’ dovere di complimentarmi
Per l’uso arioso de lo verso antico
E per la poesia de li tuoi carmi.
Scrivi, Sonetti, fa’ la tua canzone
E quando vuoi, torna in questa stazione

Dove si cerca la soddisfazione
Facendo il verso ai veri bernescanti
Se fate circolar l’informazione
Un giorno ‘e si potrebbe essere in tanti
Da fare insieme una associazione
Di blogger divertiti e divertenti
Che si rincorrano di rima in rima
Nel modo in cui ‘e si faceva prima.

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