Ci son dei giorni vànveri e festicchi
col cielo tutto gnacchi e timparlini
i giorni in cui le fanfole in zirlecchi
ludèrchiano coi fòrnagi tra i pini;
Ma oggi è un giorno smégio e lombidioso
e anche se il sole zàmpiga e leona
il cielo pare gnàlido e budrioso
E plògida sul mondo infragelluto.
In mogna micrargìa, nell’infrabosco,
smògian i maraìni, il lonfo ed il bernecchio
Ed anche il vecchio Troncia è bégio e fosco.
Oh, gnàcche, gnàcche, gnàcche, ad urlapicchio!!!!
Con un po’ di ritardo, ma voglio salutare anch’io, imitandolo indegnamente, un grande.
non ti sfragellare, che
? un giorno per le v?nvere, un festicchio,
un giorno carmidioso e prodigiero….
penso almeno che lui la vedrebbe cos?
forse
ciao